I luoghi dell’antichità ci parlano delle opere di Carin Grudda
Il Parco Archeologico di Ostia Antica ospiterà fino al 30 ottobre le opere della scultrice tedesca Carin Grudda, una delle più visionarie artiste contemporanee, riconosciuta e molto apprezzata a livello internazionale.
In un percorso espositivo tra i luoghi dell’antichità sarà possibile ammirare sedici bronzi della scultrice tedesca che ha interagito col sito, insieme alla direzione archeologica del Parco, per scegliere le varie opere da esporre. Animali e personaggi tra il reale e il fantastico trovano una insolita collocazione in armonia con i luoghi dell’antichità. “Bau-Miau”, “Buffone”, “Fenice”, “Il grande salto”, “Cerbero”, “Grande Re”, “Le tre Grazie”, sono alcune delle opere esposte, insieme a “Paul-Orsacchiotto seduto”, “Elfo delle fragole”, “Galline in corsa” e “Mr. Dog”.
Foto di Daniela Taliana
“L’uso esclusivo del bronzo, uno dei materiali più preziosi ed utilizzati per opere scultoree, conferisce alle figure animalesche di Carin Grudda un’ispirazione “antica” che si ritrova nei soggetti rappresentati, molti dei quali ricalcano figure celebri della mitologia classica, quali Pegaso, la Fenice, Cerbero e le Tre Grazie” osserva Mariarosaria Barbera, direttore del Parco archeologico di Ostia Antica. “Opere che si fondono con il paesaggio archeologico di Ostia Antica, fatto di vegetazione e architetture nate per ospitare la statuaria antica, eppure perfettamente a loro agio con le floride sagome partorite dal genio e dalla mano di Carin Grudda”.
Per l’artista tedesca “Il bronzo, questo materiale eterno di cui l’umanità si avvale da sempre per raffigurare imperatori, re e principi, vale anche come magia che fa apparire il sorriso sui volti umani quando si comincia a giocarci un po’. Esiste cosa più bella di un sorriso? Arrampicati sopra una scultura che arriva come uno strano compagno di viaggio, ci si trova già ad un millesimo di centimetro dalla superficie della realtà. Le piazze, le strade che percorriamo spesso di fretta, c’è ancora chi le percepisce nella loro familiarità scontata? L’arte è perturbante, nel senso migliore del termine, dal momento che riporta agli occhi le cose trascurate il non visto. L’estraneo, ciò che non è consueto, è una possibilità che si apre per noi. È un uscire da sé, come piccole fughe in grado di aprire il cuore e lo sguardo a spazi più ampi.È un regalo per chi è disposto ad accoglierlo. Fermarsi qualche volta dimenticando se stessi, come accade nel gioco e nell’amore: questo, sì, ferma il tempo per un istante. Ci libera dalla nostra finitezza. Essere senza tempo anche solo per un attimo è felicità”..
Foto di Daniela Taliana
Carin Grudda. Fantasie contemporanee ad Ostia Antica
Dove: Parco Archeologico di Ostia Antica (via dei Romagnoli, 717)
Quando: dal 27 giugno al 30 ottobre 2018
Orari: Apertura 8,30
Chiusura primavera/estate:
- dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto: ultimo ingresso 18.15 con uscita 19.15;
- dal 1 settembre al 30 settembre: ultimo ingresso 18.00 con uscita 19.00;
- dal 1 ottobre all’ultimo sabato di ottobre: ultimo ingresso 17.30 con uscita 18.30.
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