Facciamoci sentire! Regala la tua firma
È lo slogan con il quale alcuni volenterosi cittadini si stanno mobilitando sul web per raccogliere firme di quanti ogni giorno sono costretti a trascorrere ore in coda sulla Cristoforo Colombo. L’associazione La voce della Colombo è nata da appena una decina di giorni con lo scopo di migliorare le condizione della viabilità su questa importante arteria ed un innegabile successo lo ha già raggiunto: quello di aprire un dibattito sui social, coinvolgendo non solo chi è attivo nel sociale ma soprattutto la gente comune, quella che abitualmente è senza voce. Per iniziare il gruppo si prefigge di ottenere un miglioramento sensibile della viabilità sulla Colombo proponendo l’istituzione di un presidio permanente a tutti i semafori dalle 7 della mattina fino alle 10 e nel pomeriggio dalle 17 alle 20. “Non è possibile, ci dice Tiziana Tuzza, presidente dell’associazione, continuare a perdere tante ore della nostra vita sulla strada casa-lavoro che dobbiamo percorrere quotidianamente. Siamo stanchi di fare la fila ad ogni semaforo e di non vedere realizzate opere che risolvano definitivamente il problema della viabilità e soprattutto stanchi di non essere ascoltati dai nostri amministratori pubblici. Con il passaparola, grazie ai network presenti sul territorio e alla disponibilità dei loro gestori, abbiamo cominciato a diffondere l’idea di raccogliere le firme per presentare una petizione popolare al Campidoglio.”
L’Associazione prevede due giornate di sensibilizzazione e di adesioni: sabato 20 febbraio, un tavolino per la raccolta delle firme sarà a disposizione presso il Centro Vecchio Palocco di fronte alle Poste, orario 10/13; domenica 21 febbraio presso i Parchi della Colombo di fronte all’Adidas dalle 10 alle 13 ed il pomeriggio dalle 15 alle 18 dove si potrà parlare anche delle possibili soluzioni future e durature come la realizzazione delle rotatorie al posto degli incroci, di complanari accessorie, di sottopassi o cavalcavia.
“All’inizio basterà una firma, dice determinata Tiziana Tuzza, poi vedremo come ci risponderanno i nostri interlocutori pubblici. Chiediamo solo 5 minuti per venire a firmare e cercare di risparmiare le ore buttate in coda.”